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In famiglia papà Carlo opera silenziosamente, proseguendo con successo le attività dei suoi genitori Giacomo e Rosa. Valorizza ogni giorno i suoi talenti; non è uno storico, ma uomo d'azione, a lui interessa il presente ed il domani. È mamma Anna che racconta a noi figli gli eventi principali dei Corazza e della sua famiglia de Martini. Papà Carlo ha ottimi rapporti con i figli di zia Agostina e di suo marito Luigi; frequenti gli incontri nella rinnovata casa di famiglia a Parma. A Tabiano si parla di nonna Rosa, della sua puntualità: guai a chi arrivava in ritardo di un solo minuto alla cena delle sette in terrazzo, nulla riguardo l'antica origine della famiglia in Dongio. Al termine della vita ho deciso di narrare le vicende del mio villaggio, di nonno Giacomo e del bisnonno Carlo Gatti. In questo libro narro la saga dei Corazza, dal primo Damiano, fino a mio nipote Giacomo. Dedico la prima parte alla terra d'origine in val Blenio, Canton Ticino, dalla quale emigreranno Luca e Giovanni. Proprio a Giovanni ed alla sua discendenza è dedicata la seconda parte, il suo impegno come Mastro cioccolataio; il figlio Giacomo acquista le prime terre a Poviglio, il fratello Simone completa l'azienda con la splendida villa Corazza. Infine, dedico la terza parte all'acquisto e la ristrutturazione del castello da parte dei nonni Giacomo e Rosa, la grande azienda agricola di Papà Carlo Corazza, le nuove grandi iniziative dei miei figli, guardando al futuro.